Nice to meet you, nice to meet you too...
La bella ungherese che girovagava nell'atrio era la ragazza del mio manager, ma come è strano il mondo...nel senso, lui è un ragazzo simpatico, ma una superfigona come quella che cazzo mai ci troverà in un pakistano puzzone??
...e la cosa più bella è che la settimana scorsa lui la stava per mollare a causa dell'intollerabile gelosia di lei nei suoi confronti...mavaccagà!
Passano le ore, il cab sarà qui a momenti, forse dovrei finire di fare la valigia, ma non importa, in fondo che cazzo di afterhour è se pensi alla valigia...
Pensavo invece alla giornata di oggi, passata interamente e degnamente al lavoro, con molta onestà e sincerità, quella tipica del metallo.
Sono arrivato con due giuste fottute ore di anticipo, causa dimenticanza del mio orario di inizio, mentre su Londra si scatenava il finimondo...grandine e sole si alternavano biblicamente mentre il vento gelido soffiava via qualsiasi speranza di primavera; dato il mio giusto anticipo mi fermo a parlare con un mio collega in pausa, scopro di aver fatto una pessima figura ad avergli dato del polacco...lui mi dice che è ungherese e che tra i due popoli scorre del sano e competitivo odio...
In cabina la situazione è ottimale, non c'è un emerito cazzo da fare , cosi si cazzeggia, si guarda Step Up 2, un ottimo filmone di merda su sti cazzo di ballerini coglioni ma piuttosto bravi, non mi dice un cazzo però parlando con una collega scopro la filosofia che sta dietro alla street-dance..non la capisco ma continuo invece a guardarle le labbra e tutto sommato la conversazione mi va bene lo stesso...
Il resto non vale la pena di essere raccontato, sommarie amenità di una giornata spesa in proiezione...
...Una cosa sulla quale invece vale spendere due parole è l'ultimo film di G. Romero...signori non mi resta da dire che il maestro indiscusso degli zombie è tornato con uno dei survival-horror più belli della storia...violenza, idiozia, pessimismo, assenza di qualsiasi happy-ending, personaggi divertenti, una storia di zombie finalmente non eccessivamente banale e un modo di raccontarla documentaristico, nulla di originale certo, ma con il tocco del genio di Romero...
...un altro film di cui dovrei parlarvi è Control, il film girato dal mitico fotografo rock Anton Corbijn sulla triste e breve storia di Ian Curtis e dei Joy Division...ma forse è meglio in un altro post, ora devo finire di sistemare alcune cose...che sarebbe anche ora!
Stay Tuned