giovedì 8 maggio 2008

Listen to the sound of night

Stanotte sulla via del ritorno, all'altezza di Preston Road, ascoltavo Down in a Hole degli Alice...
Non mi sono mai soffermato a pensare quanto adoro questa canzone, adorare nel vero senso della parola...è una canzone dannatamente malinconica, talmente triste che riesce a fare sembrare la propria tristezza del quotidiano una sciocchezza qualsiasi...la perfetta voce sofferta di Layne e le pesanti e taglienti chitarre di Jerry Cantrell, mi chiedo come poteva sentirsi Layne nel momento in cui buttava giù quelle liriche "Burying me softly in this womb...", una tetra poesia di una mente depressa e forse troppo complicata per poterne scrivere a fondo. Lo stesso Layne Staley che una decina di anni dopo sarebbe morto di overdose nella solitudine più totale del suo appartamento di Seattle, il cadavere trovato solo due settimane dopo il decesso...

Storie malsane che si intrecciano nella lisergica storia del rock, del rock vero, in questo caso direi sofferto...storie strane di personaggi oscuri che danzano nella notte come anime che bruciano senza riposo...troppo distanti dal mondo per poter essere compresi e troppo veloci per potersi permettere il lusso di spegnersi lentamente...

Ma siamo tutti condannati a vagare senza meta nell'oscurità?

domenica 4 maggio 2008

One year ago like today

Un anno fa come oggi mi ero appena laureato, una cazzo di giornata di quelle difficili da dimenticare...tennis italiano la mattina, vascate di acqua in quell'unico giorno di pioggia tra Aprile e Maggio '07 (quasi un presagio di dove sarei andato a parare solo pochi mesi più tardi), il Betta e il Luis che, scesi alla fermata prima, sono arrivati che sembravano si fossero fatti la doccia vestiti, i video fatti col cellulare sulle cazzate che sparavo, la mia tesi sul David e sul suo film ballardiano perverso, la dissertation di 13 minuti e i 6 punti portati a casa in onestà più assoluta, i pazzi msg sul mobile che arrivavano un po' inaspettatamente da ovunque, la sbronza che è durata tutto il giorno, prima a Milano, poi a casa, poi la sera al Keller, e che sera quella...me la ricordo quasi bene nonostante ci vedessi doppio!!

Sembrava veramente che tutto questo fosse accaduto pochi giorni fa...già pochi giorni in cui sono successe parecchie cose, ieri sera me ne stavo con un po' di amici a bere jack & coke al Big Red di Holloway Road, un bel posto rock'n'roll di quelli giusti (i luoghi cambiano ma non la religione!) e pensavo a quest'ultimo anno...pensavo alla scorsa estate, a Wimbledon, ai panini di Pippo, all'autunno infuocato, al fatto che sia bello vivere rock'n'roll, o almeno cercare di farlo al massimo delle proprie possibilità...sempre e comunque fottendosene di tutto e di tutti...ieri Keller, oggi Big Red e domani...