domenica 2 dicembre 2007

What doesn't die

Era notte, una notte vera con il cielo nero e le nubi che tagliano la luna piena.
Il locale, sperduto nelle tenebre è affollato come al solito, delle signore anziane si alterano vedendo il juke-box inanellare una serie di rumorosa musica punk, i giovani presenti se la ridono e continuano a caricare la macchina.

Lui arriva si dirige verso di lei e le si siede di fronte. Silenzio. Si conoscono da tempo eppure stasera si comportano come se si fossero visti per la prima volta. Silenzio, imbarazzo.

Più tardi, in macchina, nell'oscurità lontano da tutto, c'è silenzio e la radio è solo un distante eco. Lui guarda la strada scura, senza fine, lei in silenzio segue i suoi pensieri.
Qualche parola solo accennata e poi ancora la strada che scorre sotto i fari dell'auto.

Lui deve partire, la sua partenza è ormai imminente, sa di non poterne fare a meno e sa che niente potrà fargli cambiare idea anche se si illude del contrario. Si era convinto che si sarebbe goduto gli ultimi giorni come se fossero gli ultimi, che sarebero stati giorni indimenticabili e sublimi, in realtà li stava vivendo in uno di inconscienza, come se facesse parte di un universo parallelo, nulla lo toccava profondamente e tutte le cose che credeva reali, o almeno aveva creduto tali, ora erano solo piccoli dettagli insignificanti...

La notte scorre e i due giovani realizzano come quelle strade che pensavano di conoscere cosi bene siano diventate molto più buie ultimamente, quelle strade tanto familiari ora non erano altro che ammassi di tenebre ignoti rischiarati solo dai fari della vettura.

Il passato ritorna e ferisce come un rasoio ancora una volta, i giovani si perdono nel mare infinito del tempo, guardano un film, sempre quello, sempre lo stesso, ridono mentre proiettano le loro vecchie diapositive su un muro e si addormentano mentre i ricordi velati dalle lacrime bagnano le loro guance...

La notte è passata, è l'alba, tutto è passato o forse tutto è cambiato, le strade scure ora sembrano sempre le stesse di una volta, le stesse strade di quel paradiso perduto...

3 commenti:

.darksideofluis ha detto...

Nostalgia, paura, insicurezza, sono le insidie nascoste dietro ogni angolo, ogni curva...
Tieni gli occhi sempre fissi sulla strada, seguila, non dubitare mai delle tue scelte, non c'è motivo di fare una sosta. Lo capirai anche tu una volta arrivati a destinazione.
Goodnight and goodluck, honey.

.andré ha detto...

keep your eyes on the road & your hands upon the wheel.

good night and good luck

emme ha detto...

bellissimo sto scritto
le strade che sembrano più buie, che il giorno dopo tornano quelle di sempre.
e il film, sempre lo stesso film.